I gesuiti sanno ridere
In occasione del 750º anniversario della città di Amsterdam, il vescovo di Haarlem-Amsterdam aveva invitato Papa Francesco, il quale aveva risposto di non avere la possibilità di includere la visita nella sua agenda. Il Papa ha però invitato il vescovo e il suo gregge a venire a incontrarlo a Roma.
Presto detto, presto fatto. All’inizio di maggio, una delegazione di 40 cattolici di Amsterdam ha incontrato Papa Francesco e gli ha consegnato un tulipano creato appositamente per lui: è bianco e giallo ed è stato denominato “tulipano Fratelli Tutti”. Jan Stuyt, rettore della chiesa gesuita di San Francesco Saverio ad Amsterdam, faceva parte della delegazione.
Oltre al tulipano, il p. Stuyt ha regalato al Papa un libro del comunicatore gesuita Nikolaas Sintobin intitolato, nella versione spagnola, “En todo amar y reír” (In tutto amare e ridere). Nel corso della storia e in molte culture, non sono mancate le occasioni per prendere in giro i gesuiti, e i gesuiti stessi non si sono sottratti a lanciare frecciate umoristiche.
Il
libro è pubblicato in cinque lingue: spagnolo, olandese (“Jezuïeten Grappen”),
inglese (“Jesuits telling jokes”), francese (“Moquez-vous des jésuites”) e
arabo. I sottotitoli delle varie edizioni aggiungono profondità alla
pubblicazione, presentandola come un trattato di umorismo e spiritualità e come
una seria introduzione alla spiritualità ignaziana.
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